anonymous
2011-05-08 06:50:26 UTC
Però sulla carta la differenza di prestazioni tra le Moto Gp e le auto di Formula 1 non è così chiara. Valentino Rossi ha sotto il sedere un mezzo che pesa a malapena un quintale e ha 200 e rotti cavalli di potenza, Michael Schumacher ha tra le mani il volante di un oggetto tecnologico che pesa forse 6 quintali e ha un motore da 800 cavalli.
Una prova comparativa ha provato a farla Giovanni Zamagni, sulla Gazzetta dello Sport del 14 maggio. Il teatro del confronto è stato il circuito cinese di Shanghai, lungo 5˙281 metri, su cui le Formula 1 hanno corso nel 2005 e dove le Moto GP hanno corso nell'ultimo week end.
Be', non c'è stata storia. Una Formula 1 va oltre il 20% più veloce di una Moto GP. La pole position di Alonso nel 2005 fu di 1'34“080, la pole di Pedrosa nel 2006 è stata di 1'59“009, quasi 25 secondi più lenta.
Ok, ok, questi dati vanno presi con le dovute molle. Condizioni del tempo, temperatura dell'asfalto, tensione agonistica.
Poi c'è la questione delle gomme. Una moto ne ha 2, ognuna con una superficie massima di contatto sull'asfalto di 100x50 (5˙000) millimetri quadrati. Un'auto ne ha 4, ognuna con una superficie massima d'appoggio di 270x165 (44˙550) millimetri quadrati.
Poi c'è la questione della velocità massima: una moto supera i 340 km/h, un'auto va a fatica oltre i 310 km/h.
Poi c'è la questione delle frenate: in una curva dove i due mezzi arrivano entrambi a 300 km/h, la moto frena in 235 metri, l'auto in 280 metri. Con la particolarità che l'auto frena per un tempo minore, perché su 4 ruote quella curva si può fare a 95 all'ora senza preoccuparsi di cadere, mentre un motociclista deve scendere sotto gli 80 all'ora e poi trovare il giusto equilibrio tra la forza centrifuga che vorrebbe spedirlo nello spazio profondo e la forza centripeta che lo trascinerebbe per terra.
Insomma è una specie di confronto impossibile tra mele e pere. Sta di fatto che le pere girano più veloci.